Questo articolo riguarda il Milan ( rif. Gazzetta dello Sport del 19 gennaio) ma potrebbe interessare molti altri club sportivi anche di diverse discipline. Una squadra di calcio, così come un team di un’azienda ad un certo punto diventa come un organismo vivente che vive di propria autonomia, di riflessi , di emozioni e anche di fasi di crisi.
Quanto sta avvenendo ora al Milan è frutto sicuramente di una risposta organica ad un stimolo che ha mandato in crisi il sistema . Per essere chiari è come se ora il Milan avesse l’influenza …e il periodo è anche quello giusto. Bisogna capire cos’è stato l’elemento patogeno che ha scatenato poi questo di reazione e come mai l’organismo aveva le difese immunitarie basse.
Nello stesso tempo collegato a questo problema, anche se probabilmente non è il caso del Milan, rimango sorpreso nel sapere che club o organizzazioni non diano abbastanza importanza a quello che deve essere anche la preparazione mentale dei singoli atleti e dell’intero organismo composto anche dalla squadra di giocatori . Una domanda che faccio non solo al Milan ma anche ad altre squadre: Oltre alla preparazione fisica stiamo facendo anche una preparazione di allenamento mentale? Non mi sto riferendo a quello che gli psicologi fanno già molto bene per altro nel momento in cui l’atleta va in crisi o ha dei problemi. Mi sto riferendo ad un lavoro preventivo ed educativo che dia all’atleta e alla squadra degli strumenti pratici da usare in completa autonomia in gara. Non sono fantasie è una cosa molto concreta che deve essere trattata alla stessa stregua dell’allenamento fisico con fasi di carico , trasformazione , recupero ecc. Pertanto: I nostri atleti che strumenti pratici hanno da poterli usare in Gara in completa autonomia per potersi esprimere al massimo sia come atleti che come team ?