Y-40, DAGLI SPORT ESTREMI AL TEAM BUILDING
La piscina più profonda del mondo scelta per la creazione di squadre sportive e aziendali sotto la guida di Alessandro Vergendo.
Presa d’assalto anche negli ultimi fine settimana Y-40, la piscina più profonda al mondo, da qualche mese imperdibile attrazione di Montegrotto Terme, vede aumentati di giorno in giorno i suoi molteplici usi e scopi.
Se tanti sono gli appassionati di subacquea, gli apneisti e gli speleonauti che raggiungono Montegrotto da tutto il mondo, se si moltiplicano i corsi e le presentazioni di prodotti subacquei e non, tra le novità più particolari vi è un utilizzo nuovo e non convenzionale.
È quello che ha visto gli oltre 40 metri di profondità in acqua termale venire scelti da Alessandro Vergendo, professionista in Counseling sportivo ed aziendale della S.I.Co ( Società Italiana Counseling ), e Rosarita Gagliardi, consulente sportivo, ideatori e promotori del progetto Deep Inside, quale luogo preferito per delle sessioni di team building innovativo, che integri le attività formative ed esperienziali in aula con il successivo svolgimento acquatico, rivolte sia ad un pubblico corporate che ad uno di sportivi (atleti, tecnici e federazioni).
I vantaggi dell’avere una cornice suggestiva e funzionale come quella di Y-40 permetterà di alternare sedute teoriche a sedute pratiche a secco a sedute pratiche in acqua termale, aumentando l’autoascolto e l’autoconsapevolezza dell’individuo e del team di lavoro.
Questo il commento di Vergendo e della Gagliardi: “Il lavoro che si basa sulla metodologia Deep Inside, proprio per la sua stessa natura e impostazione, trova la sua massima espressione in un contesto e ambiente straordinario, unico al mondo, come Y-40. La peculiarità dell’acqua termale e le strutture futuristiche a disposizione ci permettono di intervenire con estrema efficacia proponendo alle aziende e società una metodologia innovativa in una logistica senza eguali nella quale i professionisti coinvolti potranno esprimersi e scoprirsi sia nella parte teorica che pratica proposte nel nostro progetto.”
Durante le sessioni vengono insegnate tecniche di rilassamento mentale e di respirazione, la gestione degli stati emotivi negativi e il riconoscimento di preziose risorse interne utili a superare situazioni di stress. Le nuove competenze vengono poi trasferite in acqua dove si sperimenta la propria capacità di gestire una situazione diversa reagendo positivamente alle pressioni interne ed esterne e dove, come team o come azienda dall’obiettivo condiviso, ci si scopre alleati di fronte al cambiamento imposto dal nuovo ambiente.
“Inizieranno a breve i primi team building – segnala Giovanni Boaretto, titolare di Y-40 – in cui si affronteranno adattamento, collaborazione ed evoluzione.
La squadra di lavoro è di assoluto livello: Vergendo collabora con la FIN , Nazionale di Nuoto Sincronizzato Assoluta e Junior lavorando al fianco del CT della Nazionale Patrizia Giallombardo, tra cui spiccano le olimpioniche Linda Cerruti, Costanza Ferro.
Collabora con alcuni atleti olimpionici Russi, Ucraini e Belgi del team di ADN Swim project e con il CT della Nazionale Russa di Nuoto Adrea Di Nino, con Mara Navarria atleta olimpionica della Nazionale Italiana di Scherma, con primatisti mondiali di nuoto pinnato ed apnea, con nomi del calibro di Stefano Figini, Ilaria Bonin e Ilaria Molinari, materia che lo vede responsabile della formazione sulle tecniche di allenamento mentale dell’Accademia Internazionale di Apnea di Umberto Pelizzari, ma anche in ambito scientifico con le Università di Ginevra, Brescia, Udine e aziendale con l’Università Bocconi di Milano.
Y-40 è stata considerata come luogo ideale a partire dalla sua acqua termale che agevolerà il contatto con le proprie e altrui risorse stimolando la creazione di un gruppo fondato su rapporti di fiducia, dove le abilità comunicative emergeranno necessariamente, in quanto riconosciute di vitale importanza. I componenti del team verranno stimolati a superare la resistenza al cambiamento e a riconoscere le reazioni che avvengono sotto stress”.