Decise le coppie che ai Mondiali di Kazan 2015 vedranno debuttare il duo misto di nuoto sincronizzato. Con Giorgio Minisini (Olgiata 20.12) danzeranno in acqua la capitana Manila Flamini nel tecnico e Mariangela Perrupato nel libero (entrambe tesserate per Fiamme Oro e Aurelia Nuoto). “Adesso si può cominciare a lavorarci su”, come dice il commissario tecnico Patrizia Giallombardo, “seguendo il programma. Con Manila Flamini punteremo sulla forza e l’esplosività, con Mariangela Perrupato proveremo ad esaltare la differenza tra uomo e donna”.
Il collegiale prosegue fino al 20 dicembre (Minisini rimane fino al 13; poi dal 15 al 18 si aggregherà a Linda Cerruti e Costanza Ferro in raduno a Savona) e dopo i primi tre giorni lo staff tecnico ha già le idee chiare sui protagonisti di quello che sarà l’esercizio più atteso ai prossimi campionati del mondo in Russia. Insieme ad uno staff completo in tutti i suoi reparti e con l’ingresso di nuove figure professionali, la Nazionale di sincro sta disegnando esercizi su misura per la squadra, il duo (Cerruti-Ferro, riserva Deidda), il singolo (Cerruti) e soprattutto per l’attesissimo doppio misto.
Della squadra azzurra, che in questi giorni sta lavorando al Centro Federale di Pietralata, a Roma, fanno parte il regista e attore teatrale Enrico Zaccheo, il musicista e compositore Michele Braga, i preparatori dell’apnea Rosarita Gagliardi e Alessandro Vergendo, i tecnici Roberta Farinelli, Giovanna Burlando, Yumiko Tomomatsu e l’aiuto tecnico Rossella Pibiri, il fisioterapista Alessandro Capacchione, i preparatori atletici Annabella Cinti e Mirco Ferrari e il medico Gianfranco Colombo. Coordinati dal ct Patrizia Giallombardo, che già per i Mondiali di Barcellona 2013 e per gli Europei di Berlino 2014 aveva iniziato il lavoro di restyling della Nazionale con l’inserimento graduale di nuovi collaboratori. “I prossimi obiettivi? Confermare le posizioni di Barcellona e avvicinarci ai punteggi delle Nazioni che ci sono davanti”. E, anche se non lo dice, puntare alla medaglia con il duo misto.
“Stiamo portando avanti il nostro progetto – continua Giallombardo – migliorando le peculiarità e valorizzando le caratteristiche individuali. Abbiamo diviso il lavoro in aree di competenza: chi pensa alla musica, chi alla parte teatrale, chi ad ottimizzare i tempi e le qualità. E’ un lavoro trasversale indispensabile per provare a superare la soglia del 9.0 e raggiungere il 9.5”.
Fondamentale il lavoro in apnea, che tende all’elasticità e alla tolleranza toracica, diaframmatica e lattacida. “Quest’ultima – spiega Vergendo – ha una forte componente psicologica e permette di allenare il gesto meccanico e acquistare consapevolezza. Quando si riaffiora senza la cosiddetta fame di ossigeno tutto il corpo è più disteso e tutti i movimenti sono più veloci e armonici”.
Fonte: swimbiz.it