Perchè si parla molto di innovazione ma poi spesse volte si finisce per agire con modelli obsoleti ?
Perchè risulta così difficile riuscire a concretizzare in pratica questo concetto, che è sempre più sulla bocca di tutti e spesso abbondantemente ostentato in tutti talk televisivi e media in genere?
Facile dire innovare ma poi cosa significa, come va fatto ?
Innanzi tutto l’innovazione va di pari passo con un’altra qualità che è la resilienza. Dobbiamo pensare che l’innovazione parte da una forma mentis che viene sostenuta da un atteggiamento che porta ad agire, pensare, “vedere” e percepire la sfida che abbiamo da affrontare in modo differente.
Non importa che tipo di sfida sia, ognuno di noi ha le proprie differenti sfide, i suoi specifici problemi da risolvere, ostacoli da superare ma la risposta parte da una base comune. La resilienza che porta a sapersi innovare.
Sono due aspetti interdipendenti e che l’ uno non può sostituire l’ altro ma devono agire necessariamente in sincrono.
Se tutti siamo d’accordo che bisogna innovare, quanto siamo convinti che sia possibile farlo ?
Quanto siamo convinti di poterlo fare, di avere le adeguate risorse e capacità ?
Innovare significa anche aver il coraggio di esplorare confini nuovi ed essere resilienti significa anche adattarsi al percorso e alle neccessità.
Per esplorare bisogna avere il Coraggio che e’ l’antitesi della paura.
La paura e’ una delle principali cause che congelano l’azione e il pensiero di una persona e, in visione sistemica, congela le risorse e capacità dell’intera organizzazione e di tutti i suoi processi. Pertanto partiamo dalla fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità per “allenarsi” a vedere le risorse e capacità dei nostri team e professionisti.
Per ogni problema esiste una soluzione, una risposta efficace che porta all’evoluzione dell’organismo stesso.